Fallimento FTX: il milionario delle criptovalute arrestato alle Bahamas

Caro lettore,

Purtroppo è successo il peggio, FTX ha dichiarato bancarotta dopo le vicende che avevo in parte raccontato in questo articolo, richiedendo la bancarotta assistita attraverso il Chapter 11, principale norma fallimentare degli USA. Il loro CEO, Sam Bankman-Fried si è poi dimesso e ora più che mai le criptovalute stanno affrontando una fase molto difficile della loro esistenza. Bitcoin cede più del 6% ed Ethereum il 5%, nonostante i segnali di ripresa di ieri. 

Ma, come avevo scritto ieri, tutto questo è stato aggravato dal dietrofront del CEO di Binance, il quale ha affermato: "I problemi sono al di là del nostro controllo e della nostra capacità di aiutare". Questa crisi, ricorda in parte quella della Lehman Brothers, anche se secondo l'ex segretario USA del Tesoro Larry Summers si tratta più di una frode come quella di Enron, una delle aziende più importanti degli USA che nel 2001 fallì bruciando più di 100 miliardi di dollari in 3 mesi. Allo stesso modo, la FTX ha perso 15 miliardi circa in meno di 1 settimana. 

Ma se ora andaste a cercare il token di FTX, lo trovereste ancora quotato, in quanto l'azienda non è ancora fallita. Questo è accaduto perché il Chapter 11 è strutturato in modo da garantire all'azienda di continuare ad operare sul mercato mentre cerca risorse per ripagare i suoi creditori. FTX ora sta quindi attuando un processo per valorizzare i propri asset in modo da permettere di rimborsare gli stakeholders, cioè i portatori d'interesse per l'azienda.

Rimane quindi una possibilità di ripresa sotto la guida del nuovo CEO John J. Ray III, anche se non si può pensare che FTX possa tornare rapidamente al valore che aveva prima di questa crisi, cosa non scontata neppure sul lungo periodo. Resta poi il problema per i clienti di FTX, i quali non riescono ancora a recuperare i soldi dai loro account in quanto sono stati utilizzati per risanare una parte dei debiti di FTX. 

Questo avvenimento sottolinea la necessità all'interno delle criptovalute di un sistema di controllo centralizzato ed ufficiale che certifichi le transazioni, come la Consob in Italia e di salvagenti che salvino il sistema finanziario dal collasso, come era accaduto nel 2008 quando l'intera economia globale stava per crollare per la crisi dei mutui subprime.

Per quanto riguarda il mercato tradizionale, questa crisi delle criptovalute potrebbe solo portare ad una lieve perdita di valore nelle società tecnologiche in quanto l'intero settore è poco legato al mondo cripto. 

Ora, se vi state chiedendo che cosa fare con i vostri risparmi, se scommettere o meno sul cavallo pazzo delle criptovalute, questo sta a voi. Sicuramente ora Bitcoin ha un prezzo che fa venire l'acquolina in bocca se si pensa che a inizio anno veniva scambiato a 68000 e ora a 16000. Ma come avete imparato in questi 2 giorni leggendo i miei articoli e le news di tutto il mondo finanziario, le criptovalute sono un mercato molto pericoloso, in cui un giorno puoi trovarti ad avere guadagni da sogno ed il giorno dopo senza niente in tasca. 

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Filippo

N.B. QUESTO NON È UN CONSIGLIO D'INVESTIMENTO, CONSIDERA SEMPRE LA POSSIBILITÀ DI PERDERE DENARO QUANDO FAI TRADING